I pneumatici invernali sono uno strumento di cui non possono fare a meno gli automobilisti che vivono e si spostano abitualmente in montagna: solo grazie a questa tipologia di gomme infatti sarà possibile spostarsi in presenza di neve e ghiaccio sulle strade. Tali condizioni sono decisamente più frequenti in quota rispetto a quanto accade in città e senza la giusta dotazione in fatto di pneumatici aumentano esponenzialmente i rischi alla guida. Non è solo l’assenza di sicurezza a bloccare gli automobilisti ma anche la legge, che impone l’obbligo di montare gomme invernali a partire dal 15 novembre. Nelle zone di montagna però tale obbligo potrebbe essere pure anticipato, quindi il consiglio è di consultare le ordinanze locali per evitare di incorrere in multe e sanzioni.
I migliori pneumatici invernali per la montagna: quali sono?
Partiamo dal presupposto che non è possibile scegliere i pneumatici invernali a seconda delle condizioni che si affrontano, in quanto queste sono spesso piuttosto mutevoli soprattutto in montagna, tuttavia si possono individuare le soluzioni più idonee alle proprie esigenze all’interno della vastissima gamma di offerte che il mercato propone. A livello legislativo, le coperture per l’inverno devono riportare la dicitura M+S (acronimo di Mud+Snow, fango e neve) per poter essere considerate, appunto, invernali, ormai però questa semplice sigla è ritenuta insufficiente, perché si tratta in sostanza di un’autocertificazione fornita dai produttori di gomme. Per considerare un pneumatico realmente invernale dev’essere presente il simbolo del fiocco di neve stilizzato accompagnato dalla dicitura 3PMSF (3 Peaks Mountain Snow Flake), che certifica che quel prodotto ha superato dei test – seppur basici – in condizioni invernali, ovvero con neve o ghiaccio.
Fiocco di neve stilizzato: perché dev’essere presente?
La presenza del fiocco di neve stilizzato sul fianco della gomma certifica che quella copertura è stata messa alla prova per l’uso in condizioni invernali, e rappresenta una garanzia in più rispetto alla semplice sigla M+S. Questa caratteristica è fondamentale per chi deve utilizzare tali pneumatici in montagna, dove si verificano le condizioni climatiche più difficili per un automobilista durante i mesi dell’inverno. Le gomme termiche (altro nome con cui si identificano i pneumatici impiegati in questo periodo dell’anno) sono realizzate per funzionare al meglio con temperature inferiori ai 7 gradi centigradi, clima rigido che in montagna si manifesta con più frequenza rispetto a quanto avviene altrove. Prima dell’acquisto di coperture invernali, dunque, bisogna accertarsi – controllando il fianco della gomma oppure attraverso la scheda tecnica – che sia presente oltre alla dicitura M+S anche il simbolo del fiocco di neve stilizzato.
Come riconoscere le caratteristiche delle gomme invernali?
In precedenza abbiamo affermato che l’offerta del mercato relativa alle gomme invernali è davvero ampia: lo ribadiamo, specificando che questo comporta l’esistenza di pneumatici da inverno con caratteristiche anche molto differenti, nonostante debbano essere adoperati nel medesimo periodo. Ci sono infatti coperture termiche adatte a climi più miti, e messe a punto quindi per garantire prestazioni migliori sul bagnato, ed altre che possono essere definite “pure”, vale a dire realizzate per far fronte alle condizioni più difficili per un automobilista, con la presenza di ghiaccio e neve sulla sede stradale. È su questo tipo di prodotti, dall’animo smaccatamente invernale, che deve orientarsi chi vive in montagna, per essere certo di poter contare poi sulla dotazione più efficace nelle condizioni che dovrà affrontare. Per conoscere in maniera approfondita le caratteristiche di un pneumatico, si può fare affidamento sui test svolti da riviste di settore ed enti specializzati che mettono alla prova le gomme auto commercializzate dai produttori.
Test pneumatici: come interpretarli al meglio?
I test sui pneumatici, insieme alle recensioni ed opinioni di altri automobilisti, sono le fonti di informazioni più attendibili per conoscere a fondo le caratteristiche di un prodotto. Nello specifico, per individuare i migliori pneumatici invernali per chi vive in montagna bisogna concentrarsi sul rendimento delle coperture prese in esame nei parametri relativi a strade innevate, ghiacciate e bagnate: se in queste situazioni le gomme hanno ottenuto punteggi alti, significa che sono adatte alle condizioni più estreme, quelle che si verificano con maggior frequenza in montagna. Non sarà difficile individuarle poiché in genere si tratta di prodotti di fascia premium, come quelli realizzati da Michelin e Continental ad esempio, dotati delle tecnologie indispensabili per fornire ottime risposte anche in situazioni di aderenza precaria, con scarso grip sull’asfalto.
Quali sono le caratteristiche distintive delle gomme invernali?
Di base, le gomme termiche possono disporre di una mescola più morbida, arricchita di silice, che fornisce più aderenza con le basse temperature. La maggior morbidezza, infatti, consente di raggiungere più rapidamente la temperatura di esercizio ideale, aumentando dunque il grip complessivo del battistrada. A ciò si aggiunge il lavoro specifico fatto sul design del battistrada, con la presenza di lamelle a zig-zag che sono studiate per intrappolare la neve e sfruttare in questo modo l’effetto palla di neve, generando attrito fra la neve della strada e quella intrappolata nella gomma che è maggiore rispetto all’attrito che si crea fra gomma e neve. Questo incrementa la presa sulle strade imbiancate. Perciò talvolta tali pneumatici vengono definiti “da neve”, termine impreciso poiché si tratta di invernali a tutti gli effetti, adatti quindi sia alla neve che al ghiaccio ma anche alle strade asciutte.
Le catene sono una valida alternativa?
Un tempo soluzione indispensabile in determinate condizioni, oggi le catene sono state soppiantate dalle gomme invernali, grazie soprattutto alla rapida evoluzione tecnologica che le ha caratterizzate. Allo stato attuale i pneumatici termici sono migliori delle catene su tutta la linea, dato che c’è solo una specifica situazione in cui queste ultime si rivelano più efficaci delle coperture invernali: la neve abbondante oppure la presenza di spesse lastre di ghiaccio sulla sede stradale. In questo caso, il grip in più garantito dall’attrito meccanico fornito dal metallo consente di generare maggiore presa rispetto a quanto farebbero le gomme. Tuttavia le catene devono essere subito rimosse dopo aver superato il tratto critico, in quanto con neve scarsa o su asfalto asciutto non possono essere utilizzate, poiché danneggiano sia l’asfalto che il pneumatico. Tale limitazione le rende meno efficienti dei pneumatici invernali, che sono da preferire visto il range molto più ampio di condizioni in cui possono essere impiegati. Per legge, devono essere tenute a bordo del veicolo da coloro che usano pneumatici estivi, ma per ovvie ragioni è vivamente sconsigliato spostarsi in montagna con l’accoppiata gomme estive-catene, che può rivelarsi piuttosto pericolosa perché vengono a mancare le condizioni minime di sicurezza al volante a causa del poco grip che le coperture estive forniscono con le basse temperature.
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