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Ricarica auto elettrica a casa: i pneumatici impattano sui costi?

Mondo motori Pneumatici
Martedì 30 Dicembre 2025
9' di lettura

La ricarica dell'auto elettrica a casa rappresenta la soluzione più pratica e conveniente per la maggior parte dei proprietari di veicoli elettrici. Il processo si basa sul collegamento diretto alla rete elettrica domestica attraverso una wallbox o una presa tradizionale, permettendo di ricaricare il veicolo durante le ore notturne o di minor utilizzo.

Secondo i dati del settore, oltre l'80% delle ricariche avviene presso l'abitazione privata, rendendo questa modalità il pilastro della mobilità elettrica moderna. I consumi medi domestici dipendono da numerosi fattori, come la capacità della batteria, la frequenza di utilizzo del veicolo, la modalità di ricarica e dalle tariffe specifiche di ciascun fornitore.

Come si ricarica l'auto elettrica a casa

La ricarica domestica dell'auto elettrica si effettua collegando il veicolo alla rete elettrica attraverso diverse soluzioni, ciascuna con caratteristiche tecniche specifiche. La carica della batteria viene alimentata tramite corrente alternata fornita dalla rete, che viene convertita in corrente continua dal caricatore di bordo del veicolo. Durante la marcia, poi, il motore elettrico dell’auto gestirà l’alimentazione in modo specifico.

Una modalità di ricarica a potenza limitata può avvenire tramite presa tradizionale da 2,3 kW, utilizzando il cavo di alimentazione di emergenza fornito con il veicolo. Questa soluzione, pur essendo la più accessibile, è anche la meno efficiente e raccomandata solo per utilizzi sporadici o emergenze. La potenza limitata comporta tempi di ricarica molto lunghi, fino a 20-24 ore per una batteria completamente scarica di media capacità.

Una ricarica più rapida si può ottenere installando una wallbox domestica, un dispositivo specifico dedicato per la ricarica dei veicoli elettrici. Le wallbox domestiche operano tipicamente con potenze comprese tra 3,7 kW e 7,4 kW per impianti monofase, fino a 11 kW o 22 kW per impianti trifase; inoltre, esse offrono maggiore sicurezza rispetto alle prese tradizionali, grazie a sistemi di protezione integrati che monitorano costantemente temperatura, corrente e comunicazione con il veicolo.

La scelta dipende dalla configurazione dell'impianto elettrico domestico, dal contratto di fornitura energetica e dalle esigenze quotidiane di utilizzo del veicolo; messe a confronto, l’installazione di un impianto dedicato rappresenta una spesa iniziale non indifferente, che però può essere riassorbito sul lungo periodo con risparmi di tempo e denaro in ricariche più efficienti.

Tempi di ricarica e gestione ottimale della batteria

I tempi necessari per ricaricare completamente un EV variano significativamente in base alla potenza del sistema di ricarica e alla capacità della batteria dell’auto elettrica.

Con una presa domestica standard da 2,3 kW, ricaricare una batteria di media capienza può richiedere anche 22 ore per passare da 0% a 100%; una wallbox da 7,4 kW riduce drasticamente i tempi, raggiungendo la carica completa in circa 6-8 ore; la wallbox da 11kW o 22kW è quella più performante, con tempi ridotti a 4-5 ore di ricarica complessivi.
Soprattutto in quest’ultimo caso, i sistemi elettronici dell’auto possono anche “limitare” l’assorbimento di energia elettrica, per evitare che la batteria si usuri eccessivamente.

Consigli per preservare la batteria nel tempo

La gestione ottimale della batteria è cruciale per mantenerne l'efficienza e la longevità. Gli esperti consigliano di evitare ricariche complete frequenti: mantenere il livello di carica tra il 20% e l'80% nella routine quotidiana può prolungare significativamente la vita della batteria. Le ricariche al 100% dovrebbero essere riservate solo a viaggi lunghi pianificati.

Un altro aspetto da considerare è la temperatura ambientale, che influisce notevolmente sulle prestazioni della batteria. Quando possibile, è preferibile ricaricare il veicolo in ambienti temperati, evitando condizioni di caldo o freddo estremi. Inoltre, utilizzare la ricarica lenta durante la notte non solo permette di sfruttare tariffe energetiche più vantaggiose, ma sottopone anche la batteria a uno stress termico minore rispetto alle ricariche rapide.

Uno step necessario poi è la pianificazione delle ricariche in anticipo, sia nel quotidiano che per viaggi impegnativi: tramite le app del veicolo o quelle dei fornitori, è possibile stabilire la posizione delle colonnine di ricarica più convenienti in termini di costo e posizione rispetto alla destinazione, così da ottimizzare il tragitto con soste programmate.

Costi di ricarica dell'auto elettrica a casa

Per valutare i costi di ricarica di un’elettrica a casa, è necessario considerare i costi iniziali di installazione e quelli operativi legati ai consumi elettrici.

L'investimento iniziale per una wallbox domestica varia considerevolmente in base alla potenza e alle funzionalità, che possono oscillare dai 500 fino ai 2.500 euro, comprendendo dispositivo e installazione professionale; se poi è necessario potenziare il contatore elettrico o modificare l'impianto domestico per supportare potenze superiori, si può incorrere in spese aggiuntive.

Infatti, per l'installazione di wallbox con potenze elevate potrebbe essere necessario richiedere l'aumento della potenza elettrica disponibile, con costi aggiuntivi variabili ma riassorbibili con incentivi e detrazioni fiscali che possono ridurre significativamente l’ingombro economico.

D’altro canto, la manutenzione delle wallbox domestiche è generalmente minima, limitandosi a controlli periodici dell'impianto elettrico e verifiche funzionali del dispositivo. Molti produttori offrono poi garanzie pluriennali e sistemi di diagnostica remota che segnalano eventuali anomalie.

Ricarica a casa o alle colonnine pubbliche, cosa conviene?

Il costo effettivo della ricarica domestica dipende dalla tariffa energetica applicata dal fornitore.

Sfruttare le tariffe biorarie o multiorarie permette risparmi significativi: nelle fasce notturne e nei weekend, infatti, il costo si attesta intorno ai 0,20-0,25 €/kWh, portando il costo di una ricarica completa a 10–12,50 euro. Programmando la ricarica negli orari più convenienti, il risparmio annuale può raggiungere diverse centinaia di euro.

Alle colonnine di ricarica pubbliche, invece, le tariffe variano mediamente tra 0,45–0,65 €/kWh in ricarica lenta a corrente alternata, mentre per le ricariche rapide in corrente continua si raggiungono facilmente 0,70–0,85 €/kWh. Una ricarica completa può costare quindi 35–42,50 euro, più del doppio rispetto alla ricarica domestica.

È evidente quindi come la ricarica domestica comporti risparmi anche importanti: facendo l’esempio di un automobilista che percorre 15.000 km annui, la differenza può superare anche i 600 euro all'anno.

Scegliere i pneumatici giusti aiuta a ridurre i costi di ricarica domestici

Oltre alla gestione efficiente della ricarica, diversi fattori influenzano l’efficienza energetica di un’auto elettrica, come lo stile di guida e la scelta di pneumatici adeguati. I veicoli elettrici presentano caratteristiche specifiche – peso superiore dovuto alle batterie, coppia istantanea elevata e funzionamento silenzioso che rende più percepibili i rumori di rotolamento – che richiedono soluzioni tecnologiche mirate. Michelin progetta tutte le sue gamme per garantire sicurezza, durata e comfort su veicoli elettrici, ibridi e termici.

Michelin, leader mondiale nel settore pneumatico, introduce le nuove gamme Primacy 5 energy e Pilot Sport 5 energy, progettate per offrire sicurezza, un’elevata durata chilometrica e comfort, con una bassa resistenza al rotolamento che contribuisce a ridurre i consumi e ottimizzare l’autonomia. Primacy 5 energy è ideale per chi privilegia efficienza energetica e comfort di guida, mentre Pilot Sport 5 energy offre prestazioni sportive senza compromessi, unite a tecnologie che migliorano l’efficienza energetica. Entrambe le gamme sono adatte a veicoli termici, ibridi ed elettrici.

Investire in pneumatici adatti per i veicoli elettrici si rivela quindi una scelta strategica che ottimizza non solo i consumi energetici e l'autonomia, ma anche il comfort di guida, la sicurezza e i costi complessivi di gestione del veicolo nel medio-lungo periodo.

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