Pneumatici direzionali o asimmetrici?
Pneumatici simmetrici, direzionali o asimmetrici per la tua auto? Quali sono le differenze e quali sono i risultati dei test su queste tre tipologie di pneumatici?
Pneumatici simmetrici
I pneumatici con battistrada simmetrico hanno lo stesso disegno, con la stessa scolpitura e lo stesso disegno dei tasselli su tutta la gomma. Questo tipo di pneumatico è il più comune e diffuso, e si trova come primo equipaggiamento sulla maggior parte delle autovetture (con l'esclusione delle vetture ad alte prestazioni) perché è tipicamente silenzioso e di lunga durata. Inoltre, possono essere ruotati in molti modi diversi, il che contribuisce a prolungare la durata dei pneumatici e li rende più versatili. Un esempio di pneumatico simmetrico è rappresentato dal Kleber Dynaxer HP3
Pneumatici direzionali
I pneumatici direzionali hanno una freccia sul fianco ad indicarne il verso di rotazione. Se non ha una freccia non è direzionale, e non importa in che modo ruota. La ragione principale del design direzionale del battistrada dei pneumatici è la trazione sul bagnato, anche se ultimamente si sono molto diffusi modelli di pneumatici direzionali invernali, per migliorare la trazione sulla neve. 'Trazione' in realtà non sarebbe il termine giusto, dovremmo parlare di direzionalità; i pneumatici direzionali infatti hanno un disegno del battistrada a freccia, che sembra quasi indicare la direzione di marcia, ed infatti questo design ha la funzione di migliorare la direzionalità, la capacità del veicolo di mantenere la direzione impostata, su superfici bagnate o innevate. Se si monta un pneumatico direzionale alla rovescia, cioè in modo che ruoti nella direzione sbagliata, l'unico inconveniente è una ridotta trazione direzionale sul bagnato (o sulla neve). Un montaggio erroneo non pregiudica l'usura o il grip su asfalto asciutto, o qualsiasi altra caratteristica. Ovviamente con pneumatici direzionali non è possibile 'incrociare' i pneumatici a meno di smontarli e rimontarli sul cerchio invertiti, ma solo spostarli dall'asse anteriore a quello posteriore e viceversa. Un esempio di pneumatico direzionale è rappresentato dal nuovo Michelin CrossClimate
Pneumatici Asimmetrici
I pneumatici asimmetrici sono quelli con un disegno del battistrada su un lato diverso rispetto al lato opposto. Avranno sempre sul fianco la scritta "Outside" (in inglese per "esterno") - o qualcosa di simile. Il motivo per cui i progettisti di pneumatici utilizzano asimmetria nel disegno del battistrada è permettere al pneumatico di essere abbastanza bravo a fare 2 cose contrastanti tra di loro. Il lato esterno del battistrada del pneumatico ha grandi blocchi, che assolvono alla funzione di migliorare la trazione a secco e di offrire maggiore rigidita ed appoggio in curva (quando il peso della vettura si sposta verso il lato esterno del pneumatico); il lato interno e piccoli blocchi con una maggiore presenza di lamelle, ottimo per migliorare la trazione sul bagnato ed in caso di neve. I pneumatici asimmetrici possono essere ruotati a croce, in pratica non ci sono restrizioni agli schemi di rotazione. L'esperienza comune è che la rotazione ad "X", in cui i pneumatici vengono spostati agli angoli opposti degli assi della vettura è quella che permette al battistrada di consumarsi più uniformemente. Un esempio di pneumatico asimmetrico è rappresentato dal Goodyear Eagle F1 Asymmetric 2
Test sulle differenze pratiche nell'utilizzo su asfalto bagnato
Test comparativi tra pneumatici direzionali ed asimmetrici sono stati eseguiti nel tempo, ma nel confrontare i risultati bisogna sempre tenere presente che essendo molte le altre variabili che influiscono sui risultati (come la tipologia della mescola, la numerosità delle lamelle, la struttura della carcassa) non è facile confrontare le due tipologie. Comunque la differenza "media" di trazione sul bagnato tra pneumatici direzionali ed asimmetrici si aggira attorno al 5%. I risultati sono coerenti con altri dati, come la percentuale di acqua che viene espulsa dal pneumatico attraverso i canali centrali longitudinali. L'efficienza di un pneumatico di espellere l'acqua stagnate che viene intrappolata tra asfalto e battistrada è fondamentale per garantire sicurezza su superfici bagnate. Per quanto i canali trasversali dei disegni direzionali siano accattivanti, la principale forza che contribuisce ad espellere l'acqua è la forza centrifuga che spinge l'acqua lungo la circonferenza del pneumatico attraverso i canali centrali. Canali che sono per questo presenti nella quasi totalità dei pneumatici in commercio, siano essi simmetrici, asimmetrici o direzionali.
E possibile incrociare pneumatici direzionali?
Questa domanda è molto popolare, e ce la sentiamo ripetere spesso, è bene quindi ripetere che i pneumatici direzionali possono essere benissimo incrociati, trasferendoli nell'angolo opposto degli assi dell'auto, a patto di smontarli dal cerchio e rimontarli ruotati, quindi si, si possono incrociare, con una spesa leggermente superiore per l'operazione. Incrociare i pneumatici, spostandoli negli angoli opposti è consigliato anche e soprattutto per i pneumatici direzionali. Speso in passato gli automobilisti che hanno scelto questa tipologia di pneumatici hanno rilevato un consumo non del tutto regolare del battistrada con la formazione di alti e bassi nella tassellatura, con conseguente aumento della rumorosità di marcia. Altra cosa importante da sapere è che la peculiarità del prodotto asimmetrico da sì che le ruote girano in due sensi opposti. Infatti non esiste uno pneumatico destro sinistro ma solo con un lato interno ed uno esterno.
Meglio pneumatici direzionali o asimmetrici?
La principale e più evidente differenza tra i due tipi di pneumatici è estetica, se si vuole valutare un pneumatico per le sue prestazioni su strada, il design del battistrada, deve essere considerato assieme a tutte le altre caratteristiche, mescola, struttura, lamelle ed intarsio. Per questo più che decidere tra direzionali o asimmetrici si dovrebbe scegliere sulla base dei risultati nei test effettuati regolarmente da riviste automobilistiche ed autorità indipendenti come il TCS o ADAC.