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È possibile utilizzare pneumatici runflat su tutte le auto?

Pubblicato in Consigli, Pneumatici da , martedì 25 agosto 2020 0

Si possono montare pneumatici runflat su tutte le vetture anche quelle nelle quali non sono previsti? Questa operazione non è possibile per una serie di ragioni: vediamo quali.

È possibile utilizzare pneumatici runflat su un’auto dotata di pneumatici standard?

Le gomme in grado di resistere alle forature sono sempre più apprezzate dagli automobilisti, per questo tanti si chiedono se è possibile utilizzare pneumatici runflat anche su auto dotate di pneumatici standard. La risposta è no, non è possibile per una serie di ragioni: questo perché le auto costruite per gomme standard hanno sospensioni calibrate per tale tipologia di coperture, mentre i runflat sono strutturalmente diversi e con una rigidità maggiore. La conseguenza è che le reazioni della vettura alle sollecitazioni della strada sarebbero molto differenti, e si avrebbero non pochi problemi alla guida. Inoltre le gomme runflat necessitano di cerchi specifici, per cui andrebbero cambiati anche quelli. Il passaggio da standard a runflat, perciò, non è un semplice cambio gomme, ma richiede interventi più profondi.

Cosa bisogna fare per montare pneumatici runflat?

Per poter installare pneumatici runflat su una vettura dotata di gomme standard sono necessarie anche altre operazioni, come il cambio dei cerchi. Servono infatti cerchioni specifici, in grado di consentire al pneumatico di sorreggere la vettura nell’eventualità di una foratura. Per tale motivo i cerchi per pneumatici runflat sono contraddistinti dalla sigla EH oppure EH+, dietro la quale si cela la dicitura Extendend Hump o Extendend Hump+; indica la presenza all’interno del cerchio di particolari appendici che servono a trattenere il tallone della gomma nel caso questa si sgonfi, evitando perciò lo stallonamento, vale a dire la fuoriuscita del pneumatico dal cerchio. Inoltre i cerchioni specifici per tale tipologia di coperture hanno bisogno di un altro particolare dispositivo, ovvero il sensore TPMS che rivela la pressione di gonfiaggio, da installare uno in ogni ruota.

I sensori TPMS

Dato che le gomme runflat sono studiate per evitare lo sgonfiamento, è necessario un sistema in grado di avvertire il guidatore se vi è perdita di pressione all’interno di uno dei pneumatici, e questo sistema è definito TPMS: è composto da sensori collocati nelle ruote e da un’interfaccia all’interno dell’abitacolo che serve appunto a fornire indicazioni circa lo stato della pressione di gonfiaggio per ciascun pneumatico. Gran parte delle auto moderne sono dotate di serie di questo sistema, mentre chi vuole passare da gomme standard a quelle runflat deve prevedere l’installazione, tutt’altro che semplice, di un supporto visivo che consenta di sfruttare nella maniera corretta il Tyre Pressure Monitoring System, ovvero sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici. Tutto ciò comporta ovviamente delle spese e pur trattandosi di un investimento per la propria sicurezza, non si può non tener conto dell’esborso che richiedono questi interventi profondi su un’auto.

Passare da pneumatici runflat a gomme standard

Ci sono poi quegli automobilisti non soddisfatti dei pneumatici runflat e che vorrebbero tornare ad utilizzare coperture standard: anche in questo caso non basta un semplice cambio gomme, ma sono richiesti lavori più profondi per le stesse ragioni che abbiamo visto in precedenza. Volendo però è possibile mantenere il sistema TPMS che offre una sicurezza in più, in quanto rileva anche le lievi perdite di pressione e libera l’automobilista dal controllo periodico, poiché le gomme sono sempre monitorate. Tuttavia il cambio da pneumatici runflat a normali esige comunque l’intervento di un professionista per una nuova regolazione delle sospensioni, in quanto si sta passando da gomme rigide ad altre più morbide e mantenendo lo stesso settaggio si avrebbe un diverso comportamento del veicolo su strada. Inoltre, tale regolazione può essere effettuata solo da un’officina che è stata autorizzata dal costruttore della vettura. In conclusione, in entrambi i casi sono necessari interventi laboriosi e costosi.


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