Michelin guida la rivoluzione verde: meno particolato da usura grazie ai suoi pneumatici innovativi
L’ADAC premia Michelin come leader nella riduzione delle emissioni da abrasione degli pneumatici: un passo avanti verso la mobilità sostenibile.
Pneumatici e particolato: un problema invisibile ma concreto
Ogni anno, il traffico su strada in Europa genera circa 500.000 tonnellate di particelle di usura, causate principalmente dal contatto tra pneumatici e asfalto. Questo tipo di inquinamento, spesso sottovalutato, è oggi sotto i riflettori grazie all’introduzione della nuova normativa Euro 7, che punta a regolamentare anche le emissioni non allo scarico, come appunto l’abrasione dei pneumatici.
In questo scenario, emerge chiaramente il ruolo di Michelin, azienda da sempre impegnata nell’innovazione sostenibile. Di recente, l’ADAC (il principale club automobilistico tedesco) ha confermato per la seconda volta consecutiva che i pneumatici Michelin producono fino al 26% in meno di particolato rispetto alla media dei concorrenti premium.
Per chi fosse interessato, lo studio completo dell'ADAC è disponibile qui.
Lo studio ADAC: Michelin al top per sostenibilità e sicurezza
Nel maggio 2025, l’ADAC ha pubblicato un’analisi su 160 modelli di pneumatici di diverse marche. I risultati parlano chiaro: Michelin è leader nella riduzione del particolato derivante dall’usura su strada. Non solo: anche il concorrente più vicino emette il 20% in più di particelle, a parità di chilometri percorsi e peso trasportato.
Ma non è solo una questione ambientale. I test hanno anche dimostrato che i pneumatici Michelin garantiscono elevati standard di sicurezza, oltre a una durata chilometrica eccellente. In altre parole, meno emissioni non significa compromessi in termini di prestazioni.
Euro 7 e pneumatici: la nuova sfida per i produttori
Approvata nel luglio 2024, la normativa Euro 7 rappresenta un punto di svolta per l’intero settore automobilistico. Per la prima volta, verranno misurate e limitate le emissioni da usura per tutti i pneumatici venduti nel mercato europeo. I prodotti che non rispettano questi limiti non potranno più essere commercializzati.
Michelin, grazie a oltre 20 anni di lavoro sul tema dell’abrasione, si trova in una posizione privilegiata per affrontare questa transizione. Le sue innovazioni hanno già permesso di ridurre del 5% le emissioni da usura tra il 2015 e il 2020, evitando la dispersione di circa 100.000 tonnellate di particelle nell’ambiente.
Innovazione continua: il BioDLab e l’approccio scientifico di Michelin
Per rafforzare ulteriormente la propria leadership, Michelin ha investito nel 2024 ben 786 milioni di euro in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di comprendere sempre meglio il fenomeno dell’abrasione e del bio-deterioramento delle particelle.
Una delle iniziative più significative è la creazione del BioDLab, un laboratorio congiunto con il CNRS e l’Università di Clermont Auvergne. La sua missione è ambiziosa: analizzare il comportamento delle particelle nell’ambiente e sviluppare soluzioni concrete per renderle meno impattanti.
Verso pneumatici sempre più ecologici
Con l’arrivo della Euro 7 e una crescente sensibilità ambientale da parte dei consumatori, i produttori di pneumatici dovranno adeguarsi a standard sempre più rigidi. Michelin dimostra che sostenibilità, sicurezza e prestazioni possono convivere. Il suo impegno nella riduzione del particolato da usura rappresenta un esempio virtuoso di come l’innovazione possa davvero fare la differenza.
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