
Gli ultimi cinque anni nel settore gomme auto sono stati densi di novità, forse più di qualunque altro periodo della storia, e tali novità hanno comportato un importante cambiamento nel mercato pneumatici. La parola cardine attorno a cui ruota la trasformazione di questo mercato è tecnologia, che ha letteralmente rivoluzionato il settore. Per anni si è sentito parlare di gomme smart e ora ci siamo, le coperture sono diventate davvero intelligenti e capaci di interagire con i sistemi di bordo del veicolo. Ma andiamo con ordine e vediamo dati alla mano le tendenze che hanno riguardato questo mercato negli ultimi cinque anni e cosa aspettarsi per il futuro, più vicino di quanto si pensi!
Mercato pneumatici: quali sono le nuove tendenze?
Nell’ultimo lustro il mercato pneumatici è stato in continua trasformazione, poiché sono davvero numerose le innovazioni che hanno riguardato tali prodotti. I cambiamenti hanno coinvolto sia i processi progettuali e produttivi che le scelte da parte di chi compra gomme auto. Tecnologia e sostenibilità sono al centro dell’attenzione da parte dei produttori, ma anche gli automobilisti non si limitano più a guardare solamente al marchio o al prezzo dei prodotti, tenendo conto pure di altri fattori legati appunto al livello di tecnologia del pneumatico e alla sua sostenibilità. Ed ecco dunque che la prima tendenza che ha caratterizzato questo quinquennio è stata il ricorso sempre più massiccio a materiali riciclati e risorse rinnovabili, con un progressivo abbandono dell’uso di materie prime. I pneumatici odierni sono composti da gomma naturale e fibre di provenienza vegetale in percentuali molto maggiori rispetto al passato, dato che la riduzione dell’impatto sull’ambiente è diventata un obiettivo prioritario per i produttori.
Caratteristiche tecniche: come sono cambiati i pneumatici?
Per quel che riguarda le caratteristiche prettamente tecniche dei pneumatici, negli ultimi 5 anni si è visto un incremento significativo della loro durata, almeno per quanto concerne i prodotti dei marchi più blasonati del settore. Grazie allo sviluppo tecnologico che ha coinvolto i materiali e in particolare le mescole, oggi le gomme auto sono più longeve e ciò comporta due vantaggi: il primo è economico per l’automobilista, che potendo contare su coperture più durature si ritrova a compiere con minor frequenza il cambio pneumatici una volta che questi concludono il loro ciclo vitale, e il secondo coinvolge l’ambiente, in quanto si riduce la quantità di rifiuti e gli addetti ai lavori sanno bene quale sia l’impatto sugli ecosistemi delle gomme giunte a fine vita, poiché il loro smaltimento risulta piuttosto laborioso.
Un presente dalla forte impronta hi-tech
Una decina d’anni fa si parlava delle gomme del futuro immaginandole ad alto tasso di tecnologia e ora ci siamo: i pneumatici di oggi sono a tutti gli effetti hi-tech, sia nella progettazione che nella costruzione. Anno dopo anno le coperture delle nostre auto sono state rese sempre più smart, con sensori che comunicano dati relativi alle gomme in tempo reale. Basti pensare che ora per controllare la pressione di gonfiaggio di ciascuno dei pneumatici del veicolo è sufficiente consultare il display di bordo, in cui vengono indicati dati estremamente precisi relativi a tale parametro. E già adesso ci sono gomme dotate di sensoristica che permette di rilevare anche altri aspetti che incidono sulla vita del prodotto, come ad esempio l’usura. Tutto ciò ci porta ad affermare che nel prossimo futuro gli automobilisti saranno totalmente sollevati dai controlli periodici ai pneumatici, perché si potrà fare affidamento sul monitoraggio in tempo reale sul loro stato di salute compiuto dalla tecnologia.
Sono migliorate pure le performance?
Longevità, tecnologia, resistenza sono tutti elementi importanti, ma quel che più conta quando si parla di gomme auto è la sicurezza che va di pari passo con le performance. La priorità dei produttori resta proprio questa, quindi è inevitabile che negli ultimi cinque anni anche le performance siano migliorate in termini di aderenza e tenuta di strada. Lo specchio di questi progressi sono i pneumatici quattro stagioni, sempre più scelti dagli automobilisti perché più affidabili e capaci di fornire prestazioni di alto livello in tutte le condizioni. Allo stesso tempo lo sviluppo delle mescole ha consentito di ridurre la resistenza al rotolamento, con un minor consumo di carburante, e pure in questo caso il vantaggio è duplice: per il proprietario del veicolo è di natura economica, per l’ambiente lo è poiché si ha una diminuzione delle emissioni di CO2.
Modalità di vendita e acquisto: anche queste sono cambiate?
Possiamo affermare che negli ultimi cinque anni si è rafforzata una tendenza che già era in crescita negli anni precedenti: ovvero l’acquisto online di pneumatici, una soluzione che gli automobilisti scelgono con maggior frequenza poiché consente di risparmiare. Ma non è solo il risparmio a fare la differenza: rispetto al passato la figura del gommista come venditore è sempre più marginale in quanto i guidatori possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno sul web, vale a dire recensioni, risultati dei test, video di confronto fra vari pneumatici, insomma l’acquisto online è una naturale conseguenza di un processo che vede gli automobilisti più autonomi e consapevoli nella scelta dei prodotti. Ecco, a differenza di qualche anno fa oggi è molto più semplice individuare le gomme auto più adatte alle proprie esigenze, con la comodità di acquistarle da casa risparmiando sul prezzo. È innegabile che una spinta a questo trend sia arrivata durante la pandemia, quando i vari lockdown impedivano di recarsi dal gommista se non in caso di emergenze.
È già visibile l’impatto sul mercato gomme da parte dei veicoli elettrici?
È sufficiente dare un’occhiata ai cataloghi dei produttori di gomme per rendersi conto di come siano cambiate le cose rispetto a cinque anni fa: sono molti di più i prodotti destinati ai veicoli con propulsione elettrica, facilmente identificabili attraverso apposite sigle. Le auto ibride ed elettriche necessitano infatti di coperture specifiche, in primis più robuste perché sono chiamate a reggere un peso decisamente superiore (dovuto alla presenza delle batterie) ma anche con una bassa resistenza al rotolamento, così da consentire un’autonomia maggiore. E soprattutto devono garantire una ridotta rumorosità, dato che l’assenza di un motore termico rende proprio i pneumatici l’elemento più rumoroso del veicolo. Una vera sfida in ambito tecnologico che ha impegnato i produttori negli ultimi cinque anni e continuerà a farlo pure nei prossimi.
Cosa aspettarsi per il futuro
Il solco è già tracciato e la strada da percorrere appare chiara: una mobilità più sostenibile, con pneumatici intelligenti e in grado di migliorare la sicurezza. Ma non solo: per i produttori di gomme il 2025 porta con sé un impegno importante dal punto di vista ingegneristico; a luglio entrerà in vigore la normativa Euro 7 che per la prima volta regolamenta le emissioni di particelle da parte dei pneumatici, che dovranno quindi rispettare una determinata soglia di inquinanti atmosferici. L’usura, e in particolar modo l’abrasione delle gomme a contatto con la strada, diventeranno un criterio da valutare con maggior attenzione dai costruttori di pneumatici, visto che i parametri relativi all’abrasione e all’emissione di particelle nell’atmosfera entreranno a far parte dell’etichetta europea: una rivoluzione a tutti gli effetti alla quale i produttori dovranno farsi trovare preparati.
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