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Gomma diretta: Vendita pneumatici online!

Pubblicato in Notizie, Pneumatici da , mercoledì 12 agosto 2015 0

C’era una volta in un paese lontano, oltre i monti imbiancati che vedete all’orizzonte, una bella bimba paffuta, di nerofumo vestita. Gomma Diretta, questo il suo nome, sopra il vestito portava un grembiule di una raffinatissima stoffa argentata recuperata nella buia soffitta della sua casetta.

Doveva essere stata sua nonna, sarta di professione, ad acquistare quella pezza da una qualche contessa e GommaDiretta che, aveva solo abiti scuri ereditati (chissà?) da qualche suora, subito se ne era innamorata perché le faceva sognare di principi azzurri e principesse che, come stelle comete, sfrecciavano nelle magiche pianure del cielo.

La mamma, che di mestiere faceva la lavandaia – ahimé! se avesse seguito le orme della nonna a quest’ora sarebbe stata ricca – cucì il grembiulone come poté, ma a Gomma Diretta poco importava perché nei suoi occhi aveva l’incanto di quei magnifici bagliori argentati.

Gomma Diretta, in ogni caso, si considerava una bimba fortunata perché poteva andare a scuola. La mattina si alzava presto e si recava a piedi al villaggio dove era stata costruita una bella scuola, tutta di un profumatissimo legno: sembrava di respirare i resinosi boschi alpini da cui proveniva!

Nel pomeriggio, dopo aver portato a termine i compiti, Gomma Diretta aiutava la mamma al lavatoio. Date le sue piccole mani, a GommaDiretta erano affidati i capi preziosi di bimbe nobili che lei immaginava sempre bionde e coi boccoli infiocchettati di nastri di seta e velluto.

Ahimé! un giorno la mamma si ammalò e Gomma Diretta dovette sostituirla. Gemeva di dolore perché l’acqua era molto fredda e le sue manine si arrossavano e screpolavano. Guardò il cielo e, sospirando, invocò una qualche fata madrina delle favole pregandola di darle un aiuto.

Vinta dalla stanchezza, una sera abbandonò il lavoro e tornò a casa, ripromettendosi di alzarsi all’alba e, prima della scuola, andare al lavatoio a terminare ciò che aveva lasciato incompiuto. Si nascose sotto le coperte e si addormentò sorridendo.

La mattina dopo, alzatasi di buon’ora, mangiò un boccone di pane, bevve un sorso di latte e prese la strada per il villaggio. Arrivata al lavatoio, soffocò un grido: dov’era finita tutta la biancheria che doveva ancora lavare? E quella che aveva lavato? Presa dalla disperazione, cominciò a piangere, ma non appena le sue lacrime toccarono l’acqua, successe una cosa strana. GommaDiretta non credeva ai suoi occhi: una fata piccola come il suo dito mignolo era emersa dalla fonte e la guardava con gli occhietti maliziosi di chi ne sa qualcuna di troppo.

“Buongiorno Gomma Diretta, perché piangi?” – disse la mini-fata che si chiamava Nerò.

Gomma Diretta le spiegò che non trovava più tutta le biancheria lavata e quella da lavare e che era una disgrazia. La fatina rideva sempre più forte (a dispetto della sua statura ridicola, aveva una risata colossale).

Gomma Diretta cominciò a guardarla male e fu allora che Nerò le disse: “Non mi hai forse invocata ieri sera?”.

Gomma Diretta ricordò di aver chiesto aiuto al cielo, ma mai si sarebbe aspettata una cosa simile. E poi, ora che ci pensava bene, quale aiuto? Era tutto sparito! O forse no?

Nerò spiegò a Gomma Diretta che lei, la fatina della fonte, aveva sbrigato tutto il lavoro e consegnato la biancheria alle famiglie perbene della città! Che Gomma Diretta andasse pure a controllare!

Gomma Diretta la raccolse nel palmo della sua mano e avvicinò il suo viso paffuto a quello minuscolo della fata e le scoccò un bacetto che fece tremare Nerò da capo a piedi. Si misero a ridere entrambe a crepapelle, felici di essersi incontrate.

Ma Nerò, non era solo la fata della fonte, ma anche quella della buona sorte.

Gomma Diretta lo scoprì solo intorno a Natale, quando trovò la mamma in piedi, vicino al letto, vestita di tutto punto. Stava bene e, forte più che mai, intendeva riprendere il proprio lavoro. E questo significava qualche soldo in più in famiglia! L’allegria crebbe notevolmente.

Furono feste memorabili, ricche di doni, con la tavola imbandita e le pance piene da stare male!

E allora, a tutti, BUON NATALE!

Riferimenti

Tutto sul pneumatico da wikipedia: link.

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