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Lo spazio totale di arresto dipende dall’usura dei pneumatici, cosa vuol dire?

Pubblicato in Mondo motori, Pneumatici da , mercoledì 20 aprile 2022 0

Lo spazio totale di arresto di un veicolo dipende oppure no dall’usura dei pneumatici? E in che modo il consumo delle gomme è correlato a tale aspetto? Il primo quesito compare – in diverse forme – pure nei quiz per la patente B, quindi rispondere può essere utile non solo per chi ha già la licenza di guida ma anche per coloro che si apprestano a sostenere l’esame. Iniziamo col dire che l’usura pneumatici è un elemento di fondamentale importanza per la sicurezza alla guida, coperture consumate risultano infatti meno efficienti e quindi si possono registrare cali anche consistenti nelle performance, compresi ovviamente gli spazi di frenata. Dall’usura dei pneumatici dipende dunque pure lo spazio totale di arresto.

Usura gomme: in che modo incide sugli spazi di frenata?

L’usura delle gomme riduce il grip del battistrada sull’asfalto e ciò comporta una perdita di aderenza nelle varie fasi della guida, accelerazione, tenuta di strada in curva e – ovviamente – anche in frenata. Questo significa che si allungano gli spazi di frenata, in una maniera che potremmo definire “progressiva”: quando il consumo dei pneumatici è contenuto, l’allungamento degli spazi di frenata è praticamente impercettibile, diventa invece significativo quando le coperture sono molto usurate e si avvicinano al limite legale per lo spessore del battistrada, che per legge è fissato a 1,6 millimetri. Gli effetti dell’usura dei pneumatici vengono poi amplificati quando l’aderenza è precaria, ad esempio per via della presenza di pioggia, neve oppure ghiaccio sulla superficie stradale e in questi casi gli spazi di frenata possono dilatarsi in modo imprevedibile, rendendo complicate pure le frenate a bassa velocità.

Quanto è importante la manutenzione ordinaria?

In riferimento all’usura, la manutenzione ordinaria delle gomme riveste un ruolo fondamentale: è proprio attraverso i controlli regolari che si può verificare lo stato di salute della gomma in generale e più in particolare il livello di consumo del battistrada. Per analizzare tale aspetto, è necessario misurare la profondità delle scanalature presenti sul battistrada, che ci dicono quanto è usurata la gomma. I pneumatici premium presentano degli indicatori collocati sugli intagli che consentono di capire immediatamente quanto si è vicini al limite di 1,6 millimetri e offrono un prezioso aiuto agli automobilisti per comprendere quando è il momento di cambiare le gomme; nel caso però in cui tali indicatori non siano presenti, è necessario effettuare la misurazione a mano oppure attraverso l’uso di un apposito strumento, denominato spessimetro. Vediamo più nel dettaglio in che modo eseguire tale operazione, soprattutto se non si utilizza il dispositivo specifico.

Misurazione intagli del battistrada: come fare?

La misurazione degli intagli del battistrada è un’operazione tutto sommato semplice e che richiede non più di qualche minuto, perciò è alla portata di tutti. Se si usa lo spessimetro – acquistabile presso qualsiasi rivenditore online oppure fisico, con una spesa di pochi euro – basterà collocare la punta dello strumento nelle varie scanalature per ottenere il dato circa la loro profondità: in pochi secondi si può visualizzare sul display la misurazione e capire se le gomme possono essere ancora utilizzate oppure è arrivato il momento di sostituirle. In alternativa, ci si deve munire di un cartoncino e una penna: si infila il cartoncino negli intagli e in corrispondenza del bordo più esterno del battistrada si fa un segno con la penna. Dopodiché non resta che misurare con un righello la distanza segnata e si potrà così capire a quanto corrisponde lo spessore della gomma.

Quando cambiare le gomme?

La sostituzione è obbligatoria per legge quando lo spessore raggiunge 1,6 millimetri e quindi sino a quel momento sono “garantite” performance adeguate da parte delle coperture, a patto naturalmente che siano ben mantenute e al massimo dell’efficienza. Alcuni produttori però consigliano di provvedere prima al cambio gomme, quando lo spessore raggiunge i 3 millimetri circa, quindi quasi il doppio rispetto al limite legale. Tuttavia attorno a tali indicazioni non c’è unanimità: ad esempio Michelin dichiara che i suoi prodotti sono realizzati per fornire il massimo in termini di prestazioni fino al limite legale e sostituirli in anticipo non avrebbe alcun senso, proprio perché possono ancora assicurare performance e rendimento ottimali, offrendo così un maggior risparmio all’automobilista che potrà tenere a bordo un set di gomme più a lungo.

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