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PFU ZERO: IL PROGETTO PER RIPULIRE I FONDALI MARINI

Pubblicato in Notizie, Pneumatici da , giovedì 14 maggio 2015 0

Pfu Zero nelle isole minori. Roba da non crederci. Si, perché il bel mare piace a tutti, ma – è evidente – non tutti sono disposti a mantenerlo pulito. Pfu Zero nelle isole minori, infatti, è un progetto nato per ripulire i mari da montagne di pneumatici fuori uso dispersi nei nostri fondali marini! Prima tappa? Ponza!

PFU Zero: il progetto per ripulire i fondali marini

Dalle parole di Rosalba Giugni, presidentessa di Marevivo:

«Un tappeto blu meraviglioso. Sotto il quale si nasconde di tutto»

Pfu Zero nelle isole minori è un progetto organizzato dall’associazione Marevivo e da EcoTyre, consorzio italiano per la raccolta degli pneumatici. Un aiuto è arrivato anche dalla Marina Militare, giunta sul luogo con le proprie barche a vela con l’obiettivo di insegnare ai bimbi (la nostra speranza) il rispetto del mare.

La prima tappa di Pfu Zero nelle isole minori si è svolta lo scorso 8 maggio a Ponza e fa parte del programma Let’s Clean Up Europe, la campagna europea contro l’abbandono di rifiuti nell’ambiente, culminata sabato 10 maggio nel Clean up day. 

Pfu Zero potrebbe presto allargarsi anche ad altre zone del Mediterraneo, un mare che avrebbe veramente bisogno di una bella ripulita. Sebbene la situazione dei nostri mari non sia così drammatica come quella dell’oceano, fare qualcosa è importante per non trasformarci in un’isola di plastica! Lo sapevate che in mezzo al Pacifico ci sono isole di rifiuti galleggianti grandi due volte il territorio italiano? Prendono il nome di Pacific Trash Vortex. Non credo di aver bisogno di vedere per credere.

Pfu Zero: Sos Mediterraneo

Sempre dalle parole di Rosalba Giugni:

«Nei nostri fondali, viene buttato praticamente di tutto, nonostante i posti siano splendidi. I danni sono immensi. Il Mediterraneo è un mare chiuso che impiega 80 anni per il ricambio delle acque superficiali e tempi biblici per quelle profonde. I rifiuti con il tempo si sminuzzano, sia quelli abbandonati sulle spiagge sia quelli gettati direttamente in mare. Diventano parte dell’ecosistema, entrando nella catena alimentare. Non si contano i cetacei, i capodogli, le balene, i delfini e le tartarughe morti spiaggiati per questa cattiva alimentazione. Il mare è un organismo vivo, fatto di animali e vegetali, che compone il 71% della superficie terrestre, produce circa l’80% dell’ossigeno e assorbe un terzo di tutta l’anidride carbonica. Per questo dobbiamo gestirlo al meglio. E per farlo è necessario lo sforzo di tutti: dal governo ai cittadini, fino ai consorzi per il riciclo». Pfu Zero, come altri progetti, serve proprio a questo.

 Pfu Zero: meglio smaltire gli pneumatici come la legge ci impone

Se non ricordate cosa fare o avete dubbi circa i vostri pneumatici fuori uso, vi rimando alla nostra semplice infoguida. Sebbene Pfu Zero nelle isole minori sia un progetto importante e da sostenere, ritengo che non abbia senso gettare i Pfu nell’ambiente per almeno due ragioni che ci ricorda Enrico Ambrogio, presidente di EcoTyre:

  • Gli pneumatici sono riciclabili al 100%. Quando vengono ridotti in granulato, il cosiddetto ciabattato, diventano un’ottima materia prima seconda per manufatti, materiale edilizio, stradale e combustibile.
  • Il ritiro dei Pfu è totalmente gratuito.

E allora diamo la nostra collaborazione a Pfu Zero nelle isole minori smaltendo i rifiuti come si conviene!

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