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Perché è impossibile prevedere la durata dei pneumatici

Pubblicato in Consigli, Pneumatici da , sabato 30 dicembre 2017 4

Conoscere quale sia la normale durata delle gomme è fondamentale per avere un’idea di quanto tempo si possa utilizzare un set di ruote prima di cambiarlo, non solo per problemi di battistrada lisci, ma proprio perché le gomme, proprio come gli alimenti, posseggono una sorta di “data di scadenza”.

Quanto durano i pneumatici

Tutti i pneumatici sono progettati con una durata attesa del battistrada di circa 40/50 mila km. Ma i seguenti fattori incidono in maniera sostanziale sulla durata effettiva del battistrada:

  • tipo di auto
  • condizioni meccaniche dell’auto
  • tipologia di strade percorse
  • stile di guida
  • tipo di pneumatico (performance/touring)
  • la quantità di km percorsi ogni anno

Tipo di auto

Una auto più pesante, o sportiva, sottopone i pneumatici ad uno stress maggiore che li logora più velocemente. Legata al tipo di auto è anche la misura di primo equipaggiamento, un auto più grande e più pesante oppure dotata di un motore molto potente, ha bisogno di pneumatici più grandi con maggiore superficie di appoggio a terra. La maggiore superficie produce più attrito e più calore, che logorano più velocemente il pneumatico.

Le condizioni meccaniche della propria auto

Il consumo dei pneumatici è molto influenzato dalle condizioni della vettura su cui vengono utilizzati, un auto nuova con la meccanica in perfetto stato consuma meno i pneumatici e ne usura il battistrada in modo uniforme ed ottimale, consentendone l’utilizzo più a lungo.

Con il passare del tempo le componenti della meccanica della propria auto si deteriorano con il normale utilizzo, e le prestazioni dell’auto in frenata, in curva ed in tutte le normali condizioni di guida peggiorano. Questo influisce sul consumo dei pneumatici accelerandolo.

La tipologia di strade percorse

Il tipo di manto stradale sul quale utilizzeremo i pneumatici inciderà drammaticamente sul consumo del loro battistrada, l’asfalto regolare di un autostrada favorirà il consumo lineare ed omogeneo del pneumatico, mentre strade dissestate o il pavè di alcune città ne limiteranno la durata, usurando precocemente il battistrada dei pneumatici.

Lo stile di guida

Naturalmente uno dei fattori principali a determinare la velocità con cui un pneumatico si deteriora è lo stile di guida dell’automobilista.

Una guida veloce ed aggressiva che porta il pneumatico al limite, in curve veloci, in repentine accelerazioni e frenate, avrà come naturale conseguenza un consumo accelerato del battistrada.

Anche senza raggiungere questi eccessi, una guida “brillante” consuma un pneumatico più di una guida “tranquilla”.

La distinzione tra pneumatici “performance” e “touring”

Esistono due grandi famiglie di pneumatici, che si distinguono per caratteristiche radicalmente diverse, sia in termini di mescola che di struttura che di disegno del battistrada.

I pneumatici Touring, che prediligono caratteristiche come la durata del battistrada, il comfort di guida, l’aderenza ottimale sia su asfalto asciutto che bagnato, ed una riduzione del consumo di carburante della vettura.

I pneumatici Performance, progettati e costruiti per esprime le massime performance in termini di tenuta di strada durante la guida veloce, utilizzati su auto sportive, o in manovre critiche o estreme.

Come si può facilmente intuire i primi consentiranno di percorrere un quantitativo maggiore di chilometri prima di usurarsi completamente; quindi da un pneumatico touring come il Michelin Energey Saver ci potremo sempre aspettare una durata maggiore rispetto ad un pneumatico performance come il Continental ContiSportContact 5.

La quantità di chilometri percorsi ogni anno

Può sembrare sorprendente ma la quantità di chilometri che si percorre durante l’anno incide sul consumo dei pneumatici in modo diverso da quello che si sospetterebbe.

Infatti se si percorrono molti chilometri i pneumatici, inevitabilmente, si consumeranno più velocemente, il loro battistrada si assottiglierà in spessore.

Ma diversamente da quello che si potrebbe credere, se si percorrono pochi chilometri l’anno i pneumatici si usureranno comunque, anche se in modo diverso. Il tempo, l’esposizione alla luce solare ed agli sbalzi di calore ne deteriorano la mescola, indurendola, e producendo un decadimento delle prestazioni. I pneumatici induriti presenteranno un battistrada in buono stato anche dopo diversi anni, perché la mescola indurita resisterà meglio all’attrito con la strada, a discapito però degli spazi di frenata e della tenuta di strada.

 

 

La gradazione UTQG

Il consumo dei pneumatici è oggetto di test e di gradazione da parte delle autorità americane, lo standard UTQG, ossia l’Uniform Tire Quality Grading, definito dal Department Of Transportation (DOT) è presente su tutti i pneumatici in commercio e può dare alcune indicazioni su cui valutare l’aspettativa di vita prevista di un pneumatico.

Lo standard UTQG permette di identificare le prestazioni dei pneumatici considerando tre indicatori principali, che consentono agli automobilisti di potere paragonare e comprendere le differenze tra pneumatici simili, soprattutto se dello stesso produttore.

Uno dei parametri previsti dallo standard UTGQ è proprio il consumo del battistrada, che viene misurato in test in pista, su di una distanza di 9000 km. L’usura del pneumatico viene misurata dopo aver percorso la distanza prevista e confrontato con un pneumatico di riferimento. Sul fianco del pneumatico alla voce “treadwear” (consumo del battistrada in inglese) viene indicato con un numero la durata prevedibile del pneumatico.

Un valore di 100 indica che il pneumatico ha una durata prevista del battistrada identica a quella del pneumartico di riferimento, 200 una aspettativa di vita doppia, e così via.

Il grosso limite di questo indicatore è che può essere utilizzato solo per confrontare pneumatici dello stesso produttore, ogni produttore infatti utilizza pneumatici di riferimento diversi, con prestazioni e caratteristiche differenti, ed i risultati dei test indicati sul pneumatico non sono quidi confrontabili con quelli di altri produttori di pneumatici.

La manutenzione dei pneumatici

Per prolungare la vita dei pneumatici e prevenire il consumo, o almeno renderlo uniforme, questi vanno invertiti regolarmente secondo le indicazioni riportate sul manuale dell’auto. Di solito si fa dopo una percorrenza di 10 000/12 000 km, in maniera tale da mantenerne il battistrada più o meno alla stessa altezza. Se vediamo che questo tende a consumarsi più velocemente, possiamo anche decidere di invertirli senza rispettare l’intervallo di km suggerito prima.

Se ci si trova a sostituire due soli pneumatici, l’importante è che quelli nuovi vadano montati sull’asse posteriore e quelli dietro vengano spostati su quello anteriore.

Quando sostituire i pneumatici

Non esiste una data di scadenza per i pneumatici, spesso si sente parlare di DOT, della data di produzione dei pneumatici, e del fatto che dopo un certo numero di anni i pneumatici vadano sostituiti comunque, indipendentemente dallo strato di battistrada residuo.

I pneumatici una volta prodotti ed immagazzinati correttamente, lontano da fonti di luce e sbalzi di calore, rimangono pari al nuovo fino a 3/5 anni dalla data di produzione.

Una volta installati su di un auto, entrano in esercizio ed iniziano ad essere esposti alla luce solare ed agli sbalzi di calore prodotti dal loro normale utilizzo, ciò innesca un continuo processo di logoramento della mescola che è indipendente dai km percorsi, e che li porta con gli anni ad indurirsi e perdere le loro caratteristiche di aderenza e flessibilità.

Una ispezione visiva di pneumatici usati da anni permette di individuare tracce del loro deterioramento e di comprendere se sia arrivato il momento di sostituirli.

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Commenti

by LINO ZAMBOLIN - 16/12/2017 alle 19:22

Ho una volvo s60  12/2012 con 28500 km. Guido con grande rispetto dell'auto, non ho guida scattante, percorro strade asfaltate nella media, gomme pirelli  zero 235/40 R18. Da un po di tempo noto un rumore a rotolamento che ora non posso tollerare. Tecnico volvo mi consiglia il cambio gomme. Preciso che uso solo gomme estive. Possibile con battistrada circa metà debba buttare le gomme? Che ne pensate?

Risposta di Max Favilli il 18/12/2017 alle 15:07
Quando le ha sostituite l'ultima volta? Se hanno più di 3 anni è possibile che si siano indurite e quindi siano più rumorose.
by Rita - 21/11/2019 alle 19:12

Ho una volvo xc60 di aprile 2017 faccio regolarmente il cambio gomme invernali  ed ora novembre 2019 mi hanno consigliato il cambio delle gomme estive anteriori per usura. Avendo  un  totale di 43000 km percorsi vorrei sapere se è normale un consumo a mio parere così elevato. Grazie cordiali saluti


by Diego Bertoncin - 23/06/2020 alle 15:08

Strano che, nel caso si cambino solo due pneumatici, non entri il gioco il tipo di trazione. Io metterei i vecchi davanti nel caso di trazione anteriore, perché è probabile che i due da sostituire siano proprio quelli anteriori e quindi quelli posteriori (che diventano così anteriori) al successivo duplice cambio porterebbero  l'usura quasi allo stesso livello su tutti e quattro. Questo, ovviamente, se non si è fatta l'auspicabile rotazione nel tempo di tutti e quattro gli pneumatici.  

by franco bozzolan - 11/03/2021 alle 19:49

buona sera ce chi si lamenta per i pochi km fatti da 30000/40000 km cosa posso dire io che a 14000 km gomme di primo equipaggiamento Pirelli p zero le devo sostituire perche' non piu sicure presentano crepe tagli stacchi gomma lungo tutto il battistrada e sono ancora in garanzia ma non vogliono cambiarmele perche sono consumate piu del 50% ma non e vero gomme di una popolarita' enorme .e lo so a chi tocca tocca dice i proverbio ,pero almeno sto' di continuo rompendo le palle al concessionario che mi a venduto l'auto ogni tanto lo dico inutile parlare con i mussi non capiscono e si rischia di infastidire la bestia saluti a tutti Franco bozzolan